Il Percorso

Agostino Iacobucci scopre l’amore per la cucina fin da bambino, nel ristorante della zia a Lettere, in provincia di Napoli. Il grande sogno di diventare chef si accompagna a un attento studio della materia che lo porta a immergersi nel profondo di un’arte che richiede entusiasmo e talento, ma anche sacrifici.

Talento ed entusiasmo con i quali Agostino Iacobucci condisce ogni sua creazione, assumendo via via ruoli di maggiore responsabilità all’interno della brigata di cucina, iniziando dalla Taverna Diciotto di Vico Equense.

Le soddisfazioni non tardano ad arrivare, forte di anni di preparazione ed esperienze importanti in Costiera e non solo. Al ristorante La Cantinella di Napoli, di cui è primo chef da ottobre 2009 a marzo 2012, conquista la sua prima Stella Michelin, l’Oscar per chiunque faccia ristorazione.

Il percorso di successo di Agostino Iacobucci prosegue a Bologna, dove, sotto le Due Torri, conferma la Stella Michelin al timone della cucina del ristorante I Portici.

Nella città felsinea lo chef partenopeo cura anche il progetto “I 5 Sensi – Uniti per De@Esi”, dove l’alta cucina stringe la mano alla solidarietà.
Nel 2019, la decisione di accettare una nuova sfida e realizzare un sogno: aprire il Ristorante Agostino Iacobucci.

Che nel 2020 ottiene la Stella Michelin.

Il Percorso

Agostino Iacobucci scopre l’amore per la cucina fin da bambino, nel ristorante della zia a Lettere, in provincia di Napoli. Il grande sogno di diventare chef si accompagna a un attento studio della materia che lo porta a immergersi nel profondo di un’arte che richiede entusiasmo e talento, ma anche sacrifici.

Talento ed entusiasmo con i quali Agostino Iacobucci condisce ogni sua creazione, assumendo via via ruoli di maggiore responsabilità all’interno della brigata di cucina, iniziando dalla Taverna Diciotto di Vico Equense.

Le soddisfazioni non tardano ad arrivare, forte di anni di preparazione ed esperienze importanti in Costiera e non solo. Al ristorante La Cantinella di Napoli, di cui è primo chef da ottobre 2009 a marzo 2012, conquista la sua prima Stella Michelin, l’Oscar per chiunque faccia ristorazione.

Il percorso di successo di Agostino Iacobucci prosegue a Bologna, dove, sotto le Due Torri, conferma la Stella Michelin al timone della cucina del ristorante I Portici.

Nella città felsinea lo chef partenopeo cura anche il progetto “I 5 Sensi – Uniti per De@Esi”, dove l’alta cucina stringe la mano alla solidarietà.
Nel 2019, la decisione di accettare una nuova sfida e realizzare un sogno: aprire il Ristorante Agostino Iacobucci.

Che nel 2020 ottiene la Stella Michelin.

L’ispirazione dello chef

Nella splendida cornice di Villa Zarri, Agostino Iacobucci porta con sé un’ispirazione culinaria che abbraccia passione, creatività, impegno, cura e amore: una perfetta fusione tra tradizione e innovazione, capace di riscoprire antichi sapori, rivisitati in modo creativo e contemporaneo nelle forme e negli accostamenti.

L’arte di Agostino Iacobucci è espressione di emozioni, un percorso gustativo che esplora sapori autentici e combinazioni sorprendenti: la cucina mediterranea e partenopea si uniscono con maestria al ricco patrimonio della tradizione gastronomica emiliana, grazie a una selezione accurata delle materie prime e alla valorizzazione sapiente dei prodotti di eccellenza, come il pesce, i formaggi, l’olio extravergine d’oliva e le primizie dell’orto.

Agostino crede fermamente nella valorizzazione dei sapori tradizionali, attraverso una rilettura personale e creativa che trae ispirazione dalle cucine di tutto il mondo, dall’Asia al Sud America.
Le sue radici partenopee si riflettono nei piatti, celebrazione più alta della cucina locale, ricca di sapori e saperi di prim’ordine, per una continua riscoperta di ingredienti e materie prime, all’insegna della qualità superiore e dell’originalità più equilibrata.

Lo chef è in continua evoluzione, grazie a un’attenta attività di studio e ricerca, alla riscoperta di ingredienti e materie prime, per esaltare in modo creativo sapori, consistente e colori

L’ispirazione dello chef

Nella splendida cornice di Villa Zarri, Agostino Iacobucci porta con sé un’ispirazione culinaria che abbraccia passione, creatività, impegno, cura e amore: una perfetta fusione tra tradizione e innovazione, capace di riscoprire antichi sapori, rivisitati in modo creativo e contemporaneo nelle forme e negli accostamenti.

L’arte di Agostino Iacobucci è espressione di emozioni, un percorso gustativo che esplora sapori autentici e combinazioni sorprendenti: la cucina mediterranea e partenopea si uniscono con maestria al ricco patrimonio della tradizione gastronomica emiliana, grazie a una selezione accurata delle materie prime e alla valorizzazione sapiente dei prodotti di eccellenza, come il pesce, i formaggi, l’olio extravergine d’oliva e le primizie dell’orto.

Agostino crede fermamente nella valorizzazione dei sapori tradizionali, attraverso una rilettura personale e creativa che trae ispirazione dalle cucine di tutto il mondo, dall’Asia al Sud America.
Le sue radici partenopee si riflettono nei piatti, celebrazione più alta della cucina locale, ricca di sapori e saperi di prim’ordine, per una continua riscoperta di ingredienti e materie prime, all’insegna della qualità superiore e dell’originalità più equilibrata.

Lo chef è in continua evoluzione, grazie a un’attenta attività di studio e ricerca, alla riscoperta di ingredienti e materie prime, per esaltare in modo creativo sapori, consistente e colori